Le attività

Come trovare nuovi modelli sociali, etici ed economici che permettano di usare l’intelligenza artificiale contro la diseguaglianza e a favore della democrazia, dell’ambiente e della società?
Come aiutare l’uomo a riflettere su se stesso e sul confine tra etica e tecnica, al fine di promuovere un cammino di crescita personale e collettivo?
A confrontarsi su questi temi sono Piero Poccianti, presidente dell’Associazione Italiana per l’intelligenza artificiale e Don Luca Peyron, presbitero diocesano e docente di teologia all’Università Cattolica di Milano.

Le applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale sono molteplici, dalle strategie di marketing alla medicina e al sostegno alla disabilità. Quali sono gli aspetti centrali di questa capacità dell’IA di applicarsi a realtà diverse e essere utilizzata per fini talvolta anche opposti? Cosa serve per rendere tale uso il più giusto e egualitario possibile? Può la tecnologia facilitare il rapporto tra la persona, le condizioni di salute e l’ambiente? Può aiutare a creare un ambiente più favorevole, abbattendo le barriere che spesso chi ha disabilità è costretto ad affrontare? 

L’intelligenza Artificiale può essere usata come bene comune? Dopo aver superato alcune problematiche legate alle prime applicazioni dell’IA, si spera di trovare la giusta strategia per “sfruttarne” le potenzialità, trovando nuove soluzioni capaci di migliorare la vita degli esseri umani affrontando in modo consapevole le prossime sfide a livello sociale. Quali le strategie da adottare?

Gianluca Oricchio, presidente di Fondazione Luce, ha aperto l’incontro “Intelligenza Artificiale e quotidianità – Vivere pienamente con nuovi equilibri”, svoltosi lo scorso 22 febbraio al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.

Quali sono gli impatti sociali, economici e ambientali dell’Intelligenza Artificiale? A spiegarlo è Piero Poccianti, presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale.

Quanto possiamo fidarci dei sistemi di Intelligenza Artificiale? Paolo Soda, professore associato presso l’Università Campus Bio – Medico di Roma, ci racconta in cosa consiste il “dilemma della fiducia”.

L’intelligenza Artificiale, se applicata alla medicina e alla biologia, potrebbe apportare grandi benefici a tutti noi. Carlo Salvioni, Vicepresidente IQVIA Italia, spiega i limiti e le potenzialità della Human Data Science.

L’intelligenza artificiale sta cambiando la percezione che abbiamo del mondo e di noi stessi, quali sono le domande da porci in questo momento di transizione tecnologica? Scopriamolo insieme a Marta Bertolaso.

Gli Smart Speaker fanno sempre più parte della nostra vita quotidiana: come cambierà il mondo della comunicazione? Ascoltiamo Vittorio di Tomaso, Presidente e Amm. Delegato CELI Language and Information Technology, e il suo intervento sulla Voice Revolution.

Simone Parisi, Digital Marketing Manager, ci racconta cosa accade quando l’Intelligenza Artificiale viene applicata al mondo del marketing.

L’avanzare del progresso tecnologico porta con sé il pericolo di limitare la nostra libertà di scelta? Ascoltiamo cosa ne pensa Stefania Garassini, Giornalista e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Laura Corti, dell’Istituto di Filosofia dell’Agire Scientifico e Tecnologico UCBM, ci illustra i più recenti studi condotti sulle emozioni artificiali e sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale come supporto per lo sviluppo affettivo nell’autismo.